da Alex » martedì 5 aprile 2016, 13:45
Un commosso addio ad una figura straordinaria nella sua semplicità ed umanità. Un fantastico ed elegantissimo componente del grande Milan degli anni '50-'60, vincitore di 4 scudetti, poi diventato primo capitano di una squadra italiana ad alzare una coppa dei Campioni verso il cielo europeo. Le "Maldinate" (colpi di classe col pallone ai piedi, fatti in fase difensiva, con tasso di rischio molto alto) come segno stilistico inimitabile, prova di grande personalità in campo. Allievo prediletto del conterraneo Nereo Rocco, con cui si confrontava costantemente sia in campo che in osteria (come accadeva in quei tempi mitici), ha intrapreso la carriera da allenatore prima col triestino al Milan e poi come secondo in Nazionale di un altro "vecio" friulano, Enzo Bearzot. Da allenatore porta il Parma dalla C alla B a fine anni '70, scoprendo e valorizzando un giovanissimo Ancelotti (il primo dei giovani da lui consacrati). In Under 21 dal 1986 al 1996 un decennio magnifico, con tre titoli europei consecutivi (92-94-96) e decine di giovani lanciati ad alti livelli. Poi la giusta promozione in Nazionale maggiore, con la storica vittoria a Wembley e i Mondiali '98, dove uscimmo immeritatamente ai rigori con i padroni di casa francesi nei Quarti di Finale. Poi il breve periodo da traghettatore al Milan nel 2001, con il derby del 6-0 come lascito storico dell'esperienza, e una breve apparizione ai Mondiali 2002 col Paraguay, che condusse agli Ottavi col cuore e l'orgoglio che lui sapeva far tirar fuori da tutti i suoi giocatori. Ricordato e apprezzato da tutti, ci lascia una figura "paterna" per i milanisti e non, una figura pulita ed onesta, come sapevano essere i gladiatori di quella fantastica generazione. Ciao Cesare, lassù con Rocco e Bearzot so che avrai sempre un occhio di riguardo e di benevolenza per il tuo amato Milan.
Perché sai che i cowboy non mollano
se gli spari poi si rialzano
Il destino può rallentarli però
i cowboy non mollano!