da Alex » venerdì 14 aprile 2017, 17:14
Scrivo anche se ormai leggeranno in pochi, ma almeno le svolte epocali vanno riportate.
Oggi con l’assemblea degli azionisti e con la nomina del nuovo C.D.A. termina ufficialmente l’era più lunga e vincente nella storia del Milan, e direi più in generale del calcio mondiale. Iniziata ufficialmente il 20 febbraio 1986, questa “epoca dell’oro” ha visto: vincere e dominare campionati in serie, schiacciare gli avversari e dare spettacolo in giro per il mondo, ammirare Campioni di ogni genere con la nostra gloriosa maglia, insieme a Capitani senza pari. Senza esagerazioni, cambiando il modo di giocare e pensare al calcio.
Qualche numero: 31 anni e 53 giorni, ovvero 11.375 giorni di proprietà Berlusconi;
1520 partite ufficiali disputate con 782 vittorie, 428 pareggi e 310 sconfitte;
29 Trofei ufficiali conquistati - 18 Secondi posti fra tutte le competizioni ufficiali (47 volte al primo o al secondo posto);
8 Scudetti;
5 Coppe dei Campioni/Champions League
8 Finali di Coppa Campioni/Champions nel primo ventennio (media di una finale ogni 2,5 anni), e record ancora imbattuto di due Coppe portate a casa di seguito (1988/1989 e 1989/1990);
3 volte in vetta al mondo (2 Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club);
7 Palloni d’Oro vinti durante la permanenza al Milan (record): Gullit, Van Basten, Van Basten, Van Basten, Weah, Shevchenko, Kakà.
In una semplice frase: grazie di tutto Presidente Berlusconi! Il più vincente nella storia al pari di Santiago Bernabeu.
Rimane il rammarico per quanto successo dal 2012 in poi, in fondo con altri 2-3 anni di investimenti (e col mantenimento di giocatori del calibro di Thiago Silva e Ibrahimovic, oltre a Tevez che avevamo già preso) sarebbe potuta arrivare la seconda Stella e allora il Trentennio sarebbe stato magnificamente perfetto. Ma ormai indietro non si torna, e la gestione Berlusconi-Galliani ormai non sembrava più adeguata ai tempi (tre volte consecutive fuori dall’Europa), quindi, anche se a malincuore, era giusto provare a cambiare.
Di buono c’è che viene lasciata comunque un’eredità tecnica giovane e di buon valore da cui ripartire, con l’aggiunta di 2-3 fuoriclasse, e un allenatore di valore e di grande potenziale come Montella.
Quindi benvenuto al nuovo presidente cinese Yonghong Li: è un oscuro finanziere, ma si è impegnato per oltre 1 miliardo di euro in questa operazione, quindi o sa il fatto suo o ha dietro uno o più soggetti coperti che daranno stabilità al progetto di rilancio (leggo che lo si vuole riportare tra i primi 5 club al mondo). Il Milan riparte da dove aveva cominciato, con un presidente straniero … ma conterà come sempre solo la maglia e i nostri indelebili colori rosso e nero. Fozza Milà!!
Perché sai che i cowboy non mollano
se gli spari poi si rialzano
Il destino può rallentarli però
i cowboy non mollano!