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Messaggioda viviana » mercoledì 20 agosto 2014, 14:00

[quote=DiegoMax4ever]io mi ricordo il film "l'uomo bicentenario"..[/quote] vero ricordo anch'io quel film..altro capolavoro di questo bravissimo attore
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03 febraio 2018 ---mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c'è..da sempre solo che..io non sapevo come fare..per guardare ciò che tu mi fai vedere..grazie mille Max..serata indimenticabile
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Re: NEWS

Messaggioda viviana » martedì 4 novembre 2014, 17:13

È morto Augusto Martelli
l’autore delle sigle Mediaset


È morto domenica notte a Milano il compositore e direttore d’orchestra Augusto Martelli, conosciuto anche con lo pseudonimo di Bob Mitchell. Aveva 74 anni, era nato a Genova nel 1940, ma era milanese d’adozione e da tempo era malato. Se ne va sbucando da un lungo silenzio professionale, ma continuava a scrivere musica da ultimo si era dedicato a quella sacra. Figlio d'arte, la sua carriera era iniziata negli anni '70. Figlio del compositore e arrangiatore Giordano Bruno Martelli e fratello del soprano di fama Edith Martelli, iniziò nella casa discografica Ri-Fi: tra i cantanti dell’etichetta vi era Mina, di cui diventò anche il compagno quando questa si separò da Corrado Pani, fino alla fine degli anni Sessanta. I due diventeranno inseparabili, nel lavoro e nalla vita privata. Per la Ri-Fi ha composto e arrangiato diverse canzoni, tra le quali So che non è così, Tu farai, Ero io, eri tu, era ieri, Una mezza dozzina di rose. Inoltre ha arrangiato e diretto l'orchestra in album come Un anno d'amore/E se domani, Dedicato a mio padre e altri. E ancora: le sigle Tv, indimenticabili, come quelle di Bim Bum Bam, Holly e Benji, La canzone dei Puffi, I ragazzi della Senna e Rascal - Il mio amico orsetto.
Poi i telefilm: da Dallas alla Ballata di Boe & Luke.
Nel 1970 ha composto le musiche del film "Il dio serpente" con Nadia Cassini, tra cui il brano "Djamballà" che riscosse grande successo internazionale.
Con la nascita delle prime tv private Martelli divenne un volto popolare, sia come autore di tantissime sigle per Tele Milano (l’attuale Canale 5) che per le altre reti Mediaset ("Casa Vianello", "Grand Prix", "Ok, il prezzo è giusto!", "Il Pranzo è servito", "Telemike", ecc.), oltre ad aver scritto stato l’inno ufficiale del Milan. È stato inoltre collaboratore di vari artisti italiani, come Jovanotti, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Johnny Dorelli, Cristina D’Avena, Heather Parisi, Giuni Russo.
Ha anche collaborato come arrangiatore per lo Zecchino d’Oro; la sua canzone Il sole verrà vinse l’edizione 1995 della manifestazione canora. E anche dell’inno di Forza Italia.
A spezzare la carriera di Martelli è stata la sentenza, diventata definitiva nel 2007, che lo ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione per la detenzione di foto pedopornografiche. Accusa dalla quale Martelli s’era difeso sostenendo di essere incappato nell’inchiesta perché stava indagando su quei traffici, «alla maniera di don Di Noto».
La notizia della sua morte ieri è stata data su Facebook dal figlio Gabriele, con un semplice «Ciao papà».


Mi spiace :( Io non lo ricordo, ma doveva essere bravo a comporre musica :( La maggior parte delle sigle di Mediaset me le ricordo tutte..e anche la canzone vincitrice del 95 dello zecchino d'oro..una delle più belle canzoni della manifestazione :roll: che riposi in pace :(
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Messaggioda viviana » mercoledì 12 novembre 2014, 20:21

Morto Fabrizio Trecca, storico conduttore di Rete 4

E' morto all'età di 74 anni Fabrizio Trecca, volto storico di Rete 4 e conduttore di vecchia data dei programmi di salute e benessere su Mediaset.
dare l'annuncio, Barbara Palombelli alla fine della puntata odierna di 'Forum': A Mediaset dal 1998, è stato al timone dei programmi TV Vivere Bene, Speciale Medicina e Vivere Meglio, di cui ha condotto diverse edizioni.
Fabrizio Trecca è stato docente di Patologia chirurgica alla Sapienza ed anche autore di diversi sceneggiati TV. Era noto anche per essere il medico personale di Maurizio Costanzo.
Trecca è diventato un personaggio noto anche sul web, grazie ad alcuni video delle sue gaffe che divennero virali: l'ultima, un vivace scambio di battute con un ragazzo disabile nella trasmissione 'Vivere meglio', al quale si rivolse dicendo: "Ma chi sta mejo de te?"


FONTE: http://www.funweek.it/tv/morto-fabrizio ... -rete-.php

mi dispiace..quello che mi ricordo di lui è che aveva problemi alle corde vocali..parlava sempre a bassa voce..si vedeva che vedeva qualche problema..mi sembra si diceva che subì un intervento chirurgico alla gola..era molto simpatico..è interessante a volte il programma "vivere meglio" che conduceva..che riposa in pace :(
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Messaggioda viviana » lunedì 8 dicembre 2014, 14:07

Infarto durante un concerto, morto Mango

e prime note di «Oro», uno dei suoi brani più famosi, poi l’interruzione, il braccio destro alzato e uno «scusate» rivolto al pubblico prima del malore mentre era alla tastiera. Mango è morto ieri sera, stroncato da un infarto durante il concerto che stava tenendo al “Pala Ercole” di Policoro, in provincia di Matera. L’artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita.
Il malore verso il finale di un concerto per beneficenza intitolato «Solidarietà e integrazione: insieme costruiremo un mondo a colori». Molti fan, dopo che Mango (all’anagrafe, Giuseppe Mango, per tutti “Pino”) si è sentito male, si sono trasferiti dalla sede del concerto all’ospedale; sui social network molti i messaggi che lo ricordano. Fra i molti suoi successi anche il premio della critica ottenuto nel 1985 al Festival di Sanremo.
La salma del cantautore lucano si trova ancora all’ospedale «Giovanni Paolo II» di Policoro: in mattinata sarà trasferita a Lagonegro (Potenza), città dove era nato il 6 novembre1954, dove abitava e dove produceva le sue canzoni.
Originario di Lagonegro, in Basilicata, era sposato dal 2004 con la collega Laura Valente, con la quale aveva una relazione fin dal 1985 e due figli.
Lo scorso maggio aveva pubblicato il suo ultimo disco, il ventunesimo della sua lunga carriera cominciata a metà degli anni '70. Si intitola L'amore è invisibile e contiene 15 canzoni, tre inediti e 12 cover di celebri canzoni che vanno da Get Back dei Beatles a Quanto t'ho amato di Benigni con Cerami e Piovani.
Ha partecipato spesso al Festival di Sanremo, per sei volte come cantante e due come autore (di Loredana Berté e Mietta). Il suo miglior risultato è stato nel 2007, quinto con Chissà se nevica e quella è stata anche la sua ultima partecipazione. Al suo esordio a Sanremo, nel 1985, vinse il Premio della Critica con la canzone Il viaggio. Il suo più grande successo resta " Bella d'estate " , un brano inserito nel cd " Adesso " , del 1987. Altri successi : " Come Monna Lisa " , " Mediterraneo " , " Dove Vai " e " Oro ".
Una delle voci più eleganti e soavi del panorama musicale italiano "vola via" proprio come cantava il suo pezzo "La Rondine", lasciando un grande vuoto nei cuori degli estimatori e soprattutto delle persone a lui più vicine.


FONTE: http://www.lastampa.it/2014/12/08/spett ... agina.html
http://cronacaeattualita.blogosfere.it/ ... n-concerto

non se sapevo niente..l'ho saputo stamattina e non ci volevo credere :( anche "oro" è una bella canzone, ma per me le sue più belle canzoni sono stati "La rondine" e "amore per te"..ricordo ancora quando lo cantava al festivalbar..riposa in pace Mango :(
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Messaggioda Giangi883 » giovedì 11 dicembre 2014, 20:58

Io sono lucano, come lui. La prima volta che lo vidi potevo avere 8-9 anni. Poi nel 2007, aprì il concerto con Odissea "Mash-uppata" con Shout dei Tears for Fears. Da lì ho avuto davvero modo di apprezzarlo. Qualche anno fa andai a vederlo alla presentazione del suo libro di poesie, ne recitò qualcuna e suonò qualche pezzo in acustico. C'era molta gente, l'attesa per la foto era lunga. Decisi di andarmene, lo incontrerò in qualche altra occasione mi son detto... e invece no. RIP Mango
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Messaggioda viviana » giovedì 18 dicembre 2014, 21:42

E' morta Virna Lisi, lutto nel mondo del cinema

L’attrice è scomparsa all’età di 78 anni. Aveva scoperto un mese fa di avere un male incurabile. Volto tra i più noti del cinema, aveva avuto grande successo pure in tv.
Era un volto tra i più conosciuti del cinema italiano, che aveva attraversato le generazioni, grazie al successo conseguito anche in tv. E’ morta a Roma nella sua casa, a 78 anni Virna Lisi , star del nostro cinema a partire dagli anni ‘50. Aveva scoperto, solo un mese fa, di avere una malattia incurabile. Nella sua carriera aveva ricevuto sei Nastri d’argento, un premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes, quattro David di Donatello, di cui due alla carriera. Era Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Virna Pieralisi (questo il suo vero nome) aveva mosso i primi passi nel cinema all’età di 14 anni, all’inizio degli anni ‘50, nelle cosiddette pellicole «strappalacrime». Era una ragazza di tale bellezza che lei stessa successivamente ricorderà: «Se sei bello la vita è più facile. Da piccola a scuola ero un disastro, ma la maestra diceva a mia madre: “Che le importa signora, sua figlia è talmente bella». A metà degli anni ‘50 i primi ruoli in film di un certo rilievo come «Lo scapolo» di Antonio Pietrangeli con Alberto Sordi. La grande popolarità arriva però paradossalmente con la tv, grazie ad un storico sceneggiato televisivo Rai «Ottocento» con Sergio Fantoni e lea Padovani. Il 25 aprile del 1960 sposa l’allora presidente della Roma, l’architetto e costruttore Franco Pesci, che sarà il grande amore della sua vita, da cui ebbe il figlio Corrado, nato nel 1962, che l'ha resa nonna di tre nipoti.
Dopo il matrimonio annuncerà il ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma spinta dallo stesso marito ritornerà in attività ricominciando dalla tv. Recitò in sceneggiati di successo e tornerà al cinema, protagonista di numerose commedie di successo al fianco di Totò, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Renato Rascel e Aldo Fabrizi.
La vita familiare non ferma la sua carriera che prosegue in tv prima e al cinema poi, senza dimenticare il teatro. Un grande del palcoscenico come Giorgio Strehler (e già negli anni ‘60 Strehler era considerato un’autorità del settore) la chiama per la parte di protagonista nei «Giacobini» di Federico Zardi, per il quale ottiene al Piccolo di Milano un lusinghiero successo. A teatro lavora anche con Michelangelo Antonioni e Luigi Squarzina. Ma il cinema resterà sempre al centro del suo progetto artistico. Forse la sua pellicola migliore resta «Signore & Signori» del 1966 di Pietro Germi che vinse la Palma d’Oro a Cannes. In quello stesso periodo firma un contratto con la Paramount e si trasferisce a Hollywood. Qui recita accanto ad attori del calibro di Lemmon e Tony Curtis, ma successivamente dirà di non avere un buon ricordo di quel periodo, in quanto spesso veniva confinata nel ruolo della bella bionda. Certo, la sua carriera avrebbe potuto essere coronata da un successo planetario se non avesse rifiutato due ruoli che le avrebbero dato ulteriore notorietà, come la parte della bond-girl in «Dalla Russia con amore» del 1963 e quello di protagonista in «Barbarella», ruolo poi andato a Jane Fonda.
«Volevano farmi fare Barbarella - racconta - ma io non avevo voglia di mettermi le ali d'argento, la tutina e la parrucca». E il carattere indipendente, unito alla nostalgia di casa, la portarono al gran rifiuto.
«A Hollywood - ricorda - c'erano contratti terribili che venivano venduti e ricomprati da una major all'altra come al mercato degli schiavi. La preparazione di un film durava mesi, mi impedivano di prendere l'aereo e venire a trovare mio marito, in più avevo un bambino piccolo. Insomma, non era la vita per me».
Costruirsi una famiglia anche a costo di qualche rinuncia, è stata la linea seguita dalla Lisi ma nonostante questo ha perso due figli per lo stress da lavoro, un dolore che ricorda ancora oggi. «Ho un figlio e tre nipoti, e potrei avere altri due figli se non li avessi perduti per lo stress di stare sul set per dodici ore al giorno, svegliarsi alle 5 del mattino, eccetera... Mi creda: questo è un mestiere molto difficile».
Dal 1964 al 1970 la carriera della Lisi è frenetica: è nel cast di «Le bambole» di Dino Risi, con Nino Manfredi; «La donna del lago» di Luigi Bazzoni; «Oggi, domani e dopodomani» di Eduardo De Filippo, e «Casanova 70» di Mario Monicelli, entrambi con Marcello Mastroianni; «Una vergine per il principe» di Pasquale Festa Campanile, con Vittorio Gassman; «Signore e signori» di Pietro Germi; «La ragazza e il generale» di Festa Campanile, con Rod Steiger; «La venticinquesima ora» di Henri Verneuil, con Anthony Quinn; «Tenderly» di Franco Brusati; «Arabella» di Mauro Bolognini; «Il segreto di Santa Vittoria» di Stanley Kramer, con Anna Magnani; «L’albero di Natale» di Terence Young, con William Holden; «La statua» di Rod Amateau, con David Niven; «Barbablu’» di Luciano Sacripanti, con Richard Burton.
Successivamente la sua figura fu meno centrale per il cinema italiano. Tuttavia ebbe l’intelligenza di spaziare dal cinema d’autore, ricordiamo «Al di là del bene e del male» di Liliana Cavani del 1978, a quello nazional-popolare come «Sapore di mare» dei Vanzina del 1983. Paradossalmente infatti, dopo i 40 anni, il giudizio della critica su di lei mutò e da attrice «solo bella» si inizio a comprendere che era dotata anche di grande talento. A partire dalla metà degli anni ‘80 Virna Lisi infatti si rilancia grazie ad alcune significative prove offerte in sceneggiati televisivi («Se un giorno busserai alla mia porta»; «E non se ne vogliono andare»; «E se poi se ne vanno?»; «I ragazzi di via Panisperna».
Sotto la guida di Luigi Comencini è in «Buon Natale, Buon anno» (1989), con cui conquista il Nastro d’argento. Con l’interpretazione di Caterina De’ Medici nella «Regina Margot» (1994) di Patrice Che’reau vince il Nastro d’argento ed il premio come miglior attrice a Cannes. Seguono «Va’ dove ti porta il cuore» (1996), la mini serie TV «Deserto di fuoco» (1997), ed i film TV «Cristallo di rocca» (1999) e «Balzac» (1999). Tra i suoi ultimi lavori: «Le ali della vita» (2000, con Sabrina Ferilli), «Un dono semplice» (2000, con Murray Abraham), «Il più bel giorno della mia vita» (2002, con Margherita Buy e Luigi Lo Cascio). Continuerà a lavorare praticamente fino alla morte, l’ultima fiction, «Madre aiutami», è del 2014.
Una notizia che ha sconvolto tutti, dato che l’attrice era ancora nel pieno delle sue attività. Nell’aprile 2014, dopo 12 anni di assenza, è tornata sul set per “Latin lover” ultimo film della Comencini. Era impegnata in nuovi progetti televisivi per Mediaset, come “È la mia famiglia”, le cui riprese erano iniziate in autunno, mentre le riprese della quarta stagione della serie “Il bello delle donne” si sarebbero dovute girare nei primi mesi del 2015.


FONTE: http://www.corriere.it/spettacoli/14_di ... 5a23.shtml
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 4305.shtml

dispiace tantissimo, una bravissima attrice del cinema Italiano ci ha lasciato..io l'ho conosciuto solo nell'ultima fiction "Madre aiutami"..mi aveva colpito di quanto fosse brava nel recitare..addio grande Virna..riposa in pace :(
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Re: NEWS

Messaggioda viviana » martedì 23 dicembre 2014, 13:06

viviana ha scritto:E' morta Virna Lisi, lutto nel mondo del cinema

L’attrice è scomparsa all’età di 78 anni. Aveva scoperto un mese fa di avere un male incurabile. Volto tra i più noti del cinema, aveva avuto grande successo pure in tv.
Era un volto tra i più conosciuti del cinema italiano, che aveva attraversato le generazioni, grazie al successo conseguito anche in tv. E’ morta a Roma nella sua casa, a 78 anni Virna Lisi , star del nostro cinema a partire dagli anni ‘50. Aveva scoperto, solo un mese fa, di avere una malattia incurabile. Nella sua carriera aveva ricevuto sei Nastri d’argento, un premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes, quattro David di Donatello, di cui due alla carriera. Era Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Virna Pieralisi (questo il suo vero nome) aveva mosso i primi passi nel cinema all’età di 14 anni, all’inizio degli anni ‘50, nelle cosiddette pellicole «strappalacrime». Era una ragazza di tale bellezza che lei stessa successivamente ricorderà: «Se sei bello la vita è più facile. Da piccola a scuola ero un disastro, ma la maestra diceva a mia madre: “Che le importa signora, sua figlia è talmente bella». A metà degli anni ‘50 i primi ruoli in film di un certo rilievo come «Lo scapolo» di Antonio Pietrangeli con Alberto Sordi. La grande popolarità arriva però paradossalmente con la tv, grazie ad un storico sceneggiato televisivo Rai «Ottocento» con Sergio Fantoni e lea Padovani. Il 25 aprile del 1960 sposa l’allora presidente della Roma, l’architetto e costruttore Franco Pesci, che sarà il grande amore della sua vita, da cui ebbe il figlio Corrado, nato nel 1962, che l'ha resa nonna di tre nipoti.
Dopo il matrimonio annuncerà il ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma spinta dallo stesso marito ritornerà in attività ricominciando dalla tv. Recitò in sceneggiati di successo e tornerà al cinema, protagonista di numerose commedie di successo al fianco di Totò, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Renato Rascel e Aldo Fabrizi.
La vita familiare non ferma la sua carriera che prosegue in tv prima e al cinema poi, senza dimenticare il teatro. Un grande del palcoscenico come Giorgio Strehler (e già negli anni ‘60 Strehler era considerato un’autorità del settore) la chiama per la parte di protagonista nei «Giacobini» di Federico Zardi, per il quale ottiene al Piccolo di Milano un lusinghiero successo. A teatro lavora anche con Michelangelo Antonioni e Luigi Squarzina. Ma il cinema resterà sempre al centro del suo progetto artistico. Forse la sua pellicola migliore resta «Signore & Signori» del 1966 di Pietro Germi che vinse la Palma d’Oro a Cannes. In quello stesso periodo firma un contratto con la Paramount e si trasferisce a Hollywood. Qui recita accanto ad attori del calibro di Lemmon e Tony Curtis, ma successivamente dirà di non avere un buon ricordo di quel periodo, in quanto spesso veniva confinata nel ruolo della bella bionda. Certo, la sua carriera avrebbe potuto essere coronata da un successo planetario se non avesse rifiutato due ruoli che le avrebbero dato ulteriore notorietà, come la parte della bond-girl in «Dalla Russia con amore» del 1963 e quello di protagonista in «Barbarella», ruolo poi andato a Jane Fonda.
«Volevano farmi fare Barbarella - racconta - ma io non avevo voglia di mettermi le ali d'argento, la tutina e la parrucca». E il carattere indipendente, unito alla nostalgia di casa, la portarono al gran rifiuto.
«A Hollywood - ricorda - c'erano contratti terribili che venivano venduti e ricomprati da una major all'altra come al mercato degli schiavi. La preparazione di un film durava mesi, mi impedivano di prendere l'aereo e venire a trovare mio marito, in più avevo un bambino piccolo. Insomma, non era la vita per me».
Costruirsi una famiglia anche a costo di qualche rinuncia, è stata la linea seguita dalla Lisi ma nonostante questo ha perso due figli per lo stress da lavoro, un dolore che ricorda ancora oggi. «Ho un figlio e tre nipoti, e potrei avere altri due figli se non li avessi perduti per lo stress di stare sul set per dodici ore al giorno, svegliarsi alle 5 del mattino, eccetera... Mi creda: questo è un mestiere molto difficile».
Dal 1964 al 1970 la carriera della Lisi è frenetica: è nel cast di «Le bambole» di Dino Risi, con Nino Manfredi; «La donna del lago» di Luigi Bazzoni; «Oggi, domani e dopodomani» di Eduardo De Filippo, e «Casanova 70» di Mario Monicelli, entrambi con Marcello Mastroianni; «Una vergine per il principe» di Pasquale Festa Campanile, con Vittorio Gassman; «Signore e signori» di Pietro Germi; «La ragazza e il generale» di Festa Campanile, con Rod Steiger; «La venticinquesima ora» di Henri Verneuil, con Anthony Quinn; «Tenderly» di Franco Brusati; «Arabella» di Mauro Bolognini; «Il segreto di Santa Vittoria» di Stanley Kramer, con Anna Magnani; «L’albero di Natale» di Terence Young, con William Holden; «La statua» di Rod Amateau, con David Niven; «Barbablu’» di Luciano Sacripanti, con Richard Burton.
Successivamente la sua figura fu meno centrale per il cinema italiano. Tuttavia ebbe l’intelligenza di spaziare dal cinema d’autore, ricordiamo «Al di là del bene e del male» di Liliana Cavani del 1978, a quello nazional-popolare come «Sapore di mare» dei Vanzina del 1983. Paradossalmente infatti, dopo i 40 anni, il giudizio della critica su di lei mutò e da attrice «solo bella» si inizio a comprendere che era dotata anche di grande talento. A partire dalla metà degli anni ‘80 Virna Lisi infatti si rilancia grazie ad alcune significative prove offerte in sceneggiati televisivi («Se un giorno busserai alla mia porta»; «E non se ne vogliono andare»; «E se poi se ne vanno?»; «I ragazzi di via Panisperna».
Sotto la guida di Luigi Comencini è in «Buon Natale, Buon anno» (1989), con cui conquista il Nastro d’argento. Con l’interpretazione di Caterina De’ Medici nella «Regina Margot» (1994) di Patrice Che’reau vince il Nastro d’argento ed il premio come miglior attrice a Cannes. Seguono «Va’ dove ti porta il cuore» (1996), la mini serie TV «Deserto di fuoco» (1997), ed i film TV «Cristallo di rocca» (1999) e «Balzac» (1999). Tra i suoi ultimi lavori: «Le ali della vita» (2000, con Sabrina Ferilli), «Un dono semplice» (2000, con Murray Abraham), «Il più bel giorno della mia vita» (2002, con Margherita Buy e Luigi Lo Cascio). Continuerà a lavorare praticamente fino alla morte, l’ultima fiction, «Madre aiutami», è del 2014.
Una notizia che ha sconvolto tutti, dato che l’attrice era ancora nel pieno delle sue attività. Nell’aprile 2014, dopo 12 anni di assenza, è tornata sul set per “Latin lover” ultimo film della Comencini. Era impegnata in nuovi progetti televisivi per Mediaset, come “È la mia famiglia”, le cui riprese erano iniziate in autunno, mentre le riprese della quarta stagione della serie “Il bello delle donne” si sarebbero dovute girare nei primi mesi del 2015.


FONTE: http://www.corriere.it/spettacoli/14_di ... 5a23.shtml
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/C ... 4305.shtml

dispiace tantissimo, una bravissima attrice del cinema Italiano ci ha lasciato..io l'ho conosciuto solo nell'ultima fiction "Madre aiutami"..mi aveva colpito di quanto fosse brava nel recitare..addio grande Virna..riposa in pace :(


EDIT: aggiungo anche la serie televisiva nel 2011 la serie televisiva "quando dimenticò il passato"..faceva la parte di una donna che non ricordava niente del suo passato..anche lì mi è molto piaciuta..grande attrice :(
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Messaggioda viviana » lunedì 5 gennaio 2015, 18:38

Morto Pino Daniele stroncato da un infarto

E' morto Pino Daniele. Il cantautore di Napoli, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato nella notte da un infarto. Lo conferma il suo manager, Ferdinando Salzano. Lascia la moglie e 5 figli.
Risale ad appena pochi giorni fa l'ultima apparizione di Pino Daniele in televisione. L'artista napoletano scomparso improvvisamente la notte scorsa a causa di un infarto era stato infatti trai i protagonisti musicali del programma "La notte che verra'", tradizionale appuntamento di Rai1 in onda da Courmayeur la sera tra il 31 dicembre e l'1 gennaio.
L’artista ha accusato un malore ieri sera mentre si trovava nella sua casa toscana, un podere isolato nelle campagne tra i comuni di Magliano e Orbetello (Grosseto), in Maremma. Intorno alle 21.15 è stato anche chiamato il 118 che, spiega la Asl di Grosseto, ha inviato un’ambulanza con un medico che però, prima di arrivare, è stata fermata quando si trovava non lontano dall’abitazione. Il cantautore ha infatti chiesto alla compagna di farsi portare in auto all’Ospedale S. Eugenio di Roma, lì lavora il suo cardiologo di fiducia. Un tragitto lungo circa 120 chilometri.
All'ospedale Sant'Eugenio, nel quartiere Eur di Roma, Pino Daniele è però arrivato già morto. Durante il tragitto da Magliano a Roma, come riportato dal Mattino di Napoli, la vettura ha forato una gomma rallentando il tragitto in ospedale. "Pino è giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio di Roma". ha dichiarato Gaspardone, il suo medico di fiducia. "Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione - ha aggiunto - ma era già morto". "Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto - ha commentato Carmine Daniele, fratello di Pino - poteva salvarsi".
"La vita di Pino era appesa a un filo e lui lo sapeva bene. Ogni giorno era un giorno di vita in più guadagnato", ha poi aggiunto il medico, che ha espresso "grandissima tristezza", pur sottolineando che "purtroppo, la fine era nell'evoluzione stessa della malattia". Daniele, ha spiegato Gaspardone, "aveva una gravissima malattia alle coronarie da 27 anni, una patologia che era stata trattata e che era stata potuta 'portare avanti' grazie ad interventi di angioplastica". All'artista, precisa il suo cardiologo, "erano state effettuati ben 4 interventi di angioplastica negli anni". Purtroppo, ha affermato, la fine "non è stata una sorpresa, ma proprio grazie agli interventi e procedure effettuati ha potuto vivere fino alla soglia dei sessanta anni".
"Pino si è sentito poco bene a cena ieri sera a Orbetello, ma si fidava solo del suo cardiologo quindi ha chiesto alla compagna di portarlo a Roma", ha rivelato Michele, un amico di Pino Daniele uscendo dall'obitorio dell'ospedale Sant'Eugenio.
«Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene». A dirlo è Carmine, uno dei fratelli del cantautore. «Purtroppo in famiglia siamo sei fratelli, tutti cardiopatici - ha aggiunto l’uomo, davanti all’obitorio del S.Eugenio - Pino voleva farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, il primario di questo ospedale, un amico».
Per quasi un quarantennio è stato sinonimo di Napoli in musica. Quella colta, sempre alla ricerca di un ponte tra la straordinaria ricchezza sonora della città e il mondo di fuori, il Delta del blues o il jazz di New Orleans. Ma anche quella popolare, con canzoni che hanno aggiunto colore e anima alla sua terra, già in questo assai vivace di suo.
L'esordio risale al 1977, con "Terra Mia". Molte le canzoni di successo firmate dall'artista da "Quanno chiove" a "Napule è", da "Je' so pazzo" a "'O Scarrafone". Senza dimenticare "Quando", colonna sonora di "Pensavo fosse amore... invece era un calesse", il film di Massimo Troisi, grande amico di Pino Daniele, con il quale condivideva passioni e, purtroppo, un «cuore pazzo». Il blues napoletano era la sua cifra stilistica, certo. Ma Pino Daniele ha sempre amato le contaminazioni: dal pop al rock. Renzo Arbore si accorse subito del suo talento, suonando «'Na tazzulella 'a caffè» ad «Alto gradimento», Renato Salvetti pure, portandolo subito al «Festivalbar».
Nel 1980 ebbe l'onore di inaugurare il concerto di Bob Marley a Milano. Ma fu protagonista di molte collaborazioni con altri grandi nomi della musica: Eros Ramazzotti, Jovanotti, Francesco De Gregori, Ron, Fiorella Mannoia.
Da lì si susseguono ben 22 album tra cui ricordiamo “Nero A Metà” (1980) – al suo interno “Quanno chiove” e “A me me piace ‘o blues” – disco che Rolling Stones ha inserito nella classifica dei 20 album italiani più belli di sempre, “Non calpestare i fiori nel deserto” (1995), lavoro che riuscì a vendere più di 1.200.000 copie (conteneva hits come “Io per lei” e “Se mi vuoi“), “Medina” (2000), il primo progetto con la grande major BMG (includeva canzoni come “Sara“, dedicata alla figlia, e “Mareluna“) e, sempre per ciò che concerne il territorio “inediti”, l’ultima fatica “La Grande Madre” (2012) che aveva al suo interno “Wonderful Tonight“, cover del brano di Eric Clapton con cui lo stesso Pino, il 24 giugno 2011, si esibisce in concerto nello stadio di Cava de’ Tirreni davanti a una platea di 16.000 spettatori.
Pino Daniele era tornato in tour a dicembre con il live Nero a metà.


FONTE: http://notizie.virgilio.it/videonews/e- ... -anni.html
http://www.lastampa.it/2015/01/05/spett ... agina.html
http://www.vanityfair.it/news/italia/15 ... iele-morto

Pino Daniele nonostante ho simpatia per i cantanti napoletani in genere, non lo ascoltavo molto, ma certe canzoni mi piacevano come "se mi vuoi" cantata con Irene Grandi.."amore senza fine", "io per lei", "Mareluna"..mi spiace lo stesso anche se come detto non lo amavo molto come artista..non sapevo che era malato di cuore da ben 27 anni :-( certo che anche se lui insisteva di andare da questo medico di fiducia..potevano provare lo stesso in un ospedale vicino che come ha detto il figlio poteva salvarsi volendo..era più vicino rispetto a Roma..certo che poi che sfortuna..sforare la ruota della macchina proprio in quei momenti che hanno ritardato i soccorsi..mi spiace veramente..riposa in pace Pino :-(
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Re: NEWS

Messaggioda viviana » martedì 23 giugno 2015, 20:55

È morto il compositore James Horner

Il compositore statunitense James Horner, conosciuto soprattutto per avere realizzato la colonna sonora del film Titanic (1997), è morto in un incidente aereo nella California del Sud. L’aereo da turismo su cui si trovava, e registrato a suo nome, si è schiantato intorno alle 9:30 di lunedì 22 giugno sulla foresta nazionale Los Padres, nei pressi di Santa Barbara. Non risulta che a bordo dell’aeroplano ci fossero altre persone oltre a Horner. La notizia è stata confermata da Sylvia Patrycja, una delle sue assistenti, che sul suo profilo Facebook ha parlato della perdita “di una persona fantastica con un grande cuore e un talento incredibile”.
James Horner aveva 61 anni, era nato a Los Angeles nel 1953 e aveva studiato presso il Royal College of Music di Londra, tornando poi negli Stati Uniti per conseguire una laurea in musica presso la University of Southern California. Aveva iniziato a comporre musiche da concerto, poi era passato alla realizzazione di colonne sonore per il cinema, ottenendo i primi successi tra gli anni Settanta e Ottanta. I primi film che lo resero celebre furono La signora in rosso e Star Trek II – L’ira di Khan.
Horner ottenne la sua prima nomination agli Oscar alla fine degli anni Ottanta per la colonna sonora del film Aliens – Scontro finale di James Cameron. Molto apprezzato dai registi, negli anni seguenti compose le musiche di numerosi altri film di successo come Apollo 13, Braveheart e A Beautiful Mind, il film sul matematico John Nash. Nel 1998, James Horner fu premiato con due Oscar per il film Titanic: uno per la migliore colonna sonora e l’altro per la miglior canzone con “My Heart Will Go On”, cantata da Celine Dion, composta insieme a Will Jennings.
Nel corso della sua carriera, Horner collaborò più volte con il regista James Cameron. Tra il 2009 e il 2010 collaborò alla realizzazione del film Avatar, e di recente aveva dato qualche informazione circa il suo coinvolgimento per la realizzazione di un sequel del film, di cui si parla da anni.


chi non ricorda "My heart will go on"..la bellissima colonna sonora di "Titanic"..l'aveva scritto lui..grazie per averci fatto sognare con questa canzone meravigliosa..mi spiace..riposa in pace :(
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Re: NEWS

Messaggioda Alex » martedì 23 giugno 2015, 23:31

Sì ma nei necrologi di Laura Antonelli ce ne siamo scordati? Una Dea degli anni '70 ci ha lasciati. R.I.P.
Perché sai che i cowboy non mollano
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Re: NEWS

Messaggioda Marco » martedì 23 giugno 2015, 23:34

Rinominate il topic in "Necrologie"
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Re: NEWS

Messaggioda defo » mercoledì 24 giugno 2015, 8:03

Pure Remo Remotti.
Da tre corsie a una...
esserci è già un grande risultato!
~
Tutti cercano qualcosa. Anche quella balena era sempre in movimento
e ora che non c'è più mi chiedo...
chissà cosa stava cercando Moby Dick?
("Moby Dick", Topolino nn. 3003-3004)
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