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Noi (Italia) abbiamo firmato un trattato imbecille a Dublino. Che tanto imbecille non è, visto che abbiamo scoperto (l'acqua calda) che qualcuno ci guadagnava. Chi ha firmato quel trattato adesso si incazza quindi, almeno per quanto mi riguarda, ha la stessa credibilità di un leone vegetariano.
L'Europa nel suo complesso non funziona, ma finché esiste il problema di uno Stato è il problema di tutti gli altri: quindi la Francia e tutti gli altri Staterelli devono fare la loro parte. Purtroppo è difficile imporsi quando hai firmato il trattato di cui sopra, non sei credibile e nel semestre di presidenza europea non hai fatto una beneamata cippa.
Quello che è sicuro è che l'Italia o, in generale, uno Stato solo non può accogliere così tante persone: posso immaginare quello che hanno passato, ma se vengono qui in qualche modo si devono mantenere. O gli dai un lavoro (e non ce l'hanno neanche gli italiani) o sono costretti a delinquere, non ci sono molte alternative.
Vogliamo metterci dentro la Libia? Com'era con quel gran bastardo di Gheddafi e come è adesso?
Vogliamo parlare delle nostre aziende (Eni, tanto per non far nomi) che viaggiano a tangenti proprio in Africa?

È un casino immane e non lo risolvi con le frasi fatte di Salvini o di Renzi (quello che andava in Europa a fare la voce grossa).

Va bene, ma penso si sia capito abbastanza bene che il trattato di Dublino (firmato ed emanato nel 2003, quando la situazione era molto diversa, soprattutto nel controllo costiero nordafricano, e comunque andava a sostituire una convenzione analoga del 1990 già firmata dai primi Paesi della CEE) è una scusa formale che sta assumendo l'Europa per deresponsabilizzarsi su un problema così grande, e aggiungerei impopolare, per qualunque governo.
Su tutto il resto condivido, e credo che divisioni politiche su un tema così importante siano deleterie per tutti. Ma però bisogna cercare di affrontarlo, di prendere decisioni anche autonome, non di svicolare, di raccoglierli dal mare e poi buttarli in capannoni, stazioni e spiagge in attesa che qualcun altro ci pensi e si li prenda.

1. bisogna completare le riforme istituzionali in italia.
2. si crea un vero stato a livello di UE con esercito indipendente
3. si esce dalla Nato.
4. si ripristina l'ordina ai confini dell'europa. Putin se ne deve stare in Russia e non fare guerra con nessuno, se vuole giocare c'è la cina.
5 confine sud. blocco navale e aiuto umanitario a casa loro. ogni stato prende un paese africano e lo aiuta.
6.premi nobel per la pace a obama ritirato.
7. riforma onu con esercito indipendente e pronto a intervenire in tutte le situazioni e consiglio di sicurezza senza membri permanenti.
8. creazione e riconoscimento definitivo della palestina. a custodia di ciò si danno 30 missili nucleari all'iran da usare in caso Israele rompa le scatole.
9. gli stati uniti sono obbligati dall'onu a risistemare tutto il disordine fatto con l'isis, poi se ne devono stare a casa loro.
10. partiti di estrema destra e comunisti disciolti.
11. modifica costituzionale con eliminazione dei patti lateranensi.
12. matrimoni liberi e tutte le robe di sinstra uniti ad un serio controllo di sicurezza per vivere tranquilli.
13. Guerra con mezzi militari alla mafia, e lotta totale contro la corruzione ad ogni livello.

Amore per il prossimo e sicurezza devono convivere in un una federazione mondiale,dal piccolo paese alla più grande nazione fino all'ultimo livello, che attenui tutta questa anarchia.
prima che si arrivi a questo ci saranno ancora molte guerre, è opportuno che ognuno combatta la sua.
il resto è

non sono d'accordo sul punto 5, o meglio, se lì c'è la guerra come fai? intervieni prima militarmente per fermarla? Certo il primo passo sarebbe smettere di vedergli le armi, perchè uno dei paradossi più grandi è questo: noi gli vendiamo le armi, ci arricchiamo, loro muoiomo, e ci lamentiamo che la gente scappa da lì e fugge da noi...

Gli vendiamo le armi e ci lamentiamo che le usano
Alex, la usano come scusa ma non puoi neanche biasimarli: nel momento in cui c'è qualcosa di firmato lo devi rispettare.

Franz ha scritto:non sono d'accordo sul punto 5, o meglio, se lì c'è la guerra come fai? intervieni prima militarmente per fermarla? Certo il primo passo sarebbe smettere di vedergli le armi, perchè uno dei paradossi più grandi è questo: noi gli vendiamo le armi, ci arricchiamo, loro muoiomo, e ci lamentiamo che la gente scappa da lì e fugge da noi...

ci sono mille scenari.. ogni stato è diverso.. in un modo o nell'altro bisogna intervenire per aiutare. non è facile ma qualcosa bisogna fare. Vai ad aiutare etiopia eritre somalia nelle loro economie seriamente senza colonialismo questa volta. poi a volte usare la forza fa parte della vita. cor culo degli altri siam tutti f****, ma se fosse la nostra famiglia ostaggio di pazzi estremisti non credo che inneggeremo ad oltranza alla pace.

sicuramente la storia delle armi è da fermare. Pensa solo alla Svezia che è la prima ad accogliere tutti i profughi poi è anche il paese con maggior numero di armi leggere vendute in africa.

defo ha scritto:Alex, la usano come scusa ma non puoi neanche biasimarli: nel momento in cui c'è qualcosa di firmato lo devi rispettare.

Se l'Europa fosse una realtà utile a qualcosa oltre che a vessare gli abitanti e a ingrassare banchieri e finanzieri, non ci si attaccherebbe certo ad una convenzione ideata e firmata in un altro momento storico e in condizioni diversissime. Il fatto è che l'Italia non ha voce nei tavoli che contano, se fosse successo alla Germania tutti sull'attenti a spartirsi i profughi.
Ma uno dei cardini del problema è distinguere chi davvero scappa da guerre e carestie o chi semplicemente è un migrante economico. Con i secondi non ci sarebbe speranza incoraggiandoli.

TheThosss ha scritto:il resto è

Intervento dettagliatissimo il tuo, devo leggere bene i punti per il nuovo ordine mondiale
Comunque già il primo mi lascia dubbioso: chi dovrebbe completare le riforme, e soprattutto quali riforme? (non le finte abolizioni di Province e Senato spero). Il resto dovrò studiarlo

Alex ha scritto:Se l'Europa fosse una realtà utile a qualcosa oltre che a vessare gli abitanti e a ingrassare banchieri e finanzieri, non ci si attaccherebbe certo ad una convenzione ideata e firmata in un altro momento storico e in condizioni diversissime. Il fatto è che l'Italia non ha voce nei tavoli che contano, se fosse successo alla Germania tutti sull'attenti a spartirsi i profughi.
Ma uno dei cardini del problema è distinguere chi davvero scappa da guerre e carestie o chi semplicemente è un migrante economico. Con i secondi non ci sarebbe speranza incoraggiandoli.

Quello che dico io. Ma i trattati non sono unilaterali: se uno si impunta e gli sta bene un trattato precedente (che era una boiata già allora), cosa fai? Gli dichiari guerra?
Purtroppo l'Europa fa schifo, non è un'entità politica, non ci si può "ragionare" normalmente, soprattutto se sei una barzelletta.

TheThosss ha scritto:5 confine sud. blocco navale e aiuto umanitario a casa loro. ogni stato prende un paese africano e lo aiuta.
6.premi nobel per la pace a obama ritirato.
7. riforma onu con esercito indipendente e pronto a intervenire in tutte le situazioni e consiglio di sicurezza senza membri permanenti.
8. creazione e riconoscimento definitivo della palestina. a custodia di ciò si danno 30 missili nucleari all'iran da usare in caso Israele rompa le scatole.
9. gli stati uniti sono obbligati dall'onu a risistemare tutto il disordine fatto con l'isis, poi se ne devono stare a casa loro.
13. Guerra con mezzi militari alla mafia, e lotta totale contro la corruzione ad ogni livello.

Questi 6 punti te li approvo.

Per gli altri ci sarebbe da discutere molto su cosa è oggi l'Europa da difendere e se gli Stati membri e i loro popoli vogliono davvero proseguire su questa strada che fino ad oggi si è rivelata sbagliata.
Bisognerebbe riflettere sull'utilità della Nato in un contesto siffatto, anche se si sta facendo di tutto per tornare ai due blocchi contrapposti (e l'Italia che poteva essere un ponte straordinario si sta ritrovando ad essere zerbino di Obama).
E in quanto all'Italia, come dicevo, bisogna prima chiarirsi su che tipo di riforme istituzionali approvare: fine del bicameralismo perfetto, ok! Ma poi? Se comanda una sola camera, andranno ripristinati un po' di pesi e contrappesi? Si sceglie di dare più forza al potere esecutivo col presidenzialismo? La magistratura come ordine o come potere dello Stato? E andranno vietate le correnti politicizzate? La Corte Costituzionale è ancora utile, o l'abroghiamo? Ai 3/4 di politici trombati e riciclati nelle municipalizzate gli facciamo trovare un lavoro o no, abolendole? Il Senato lo radiamo al suolo o no, visto che così com'è riformato è comunque solo una spesa? Per non dire delle Province....