Francesco ha scritto:Precisazione, i procedimenti a carico di Berlusconi sono 31 tra conclusi e in corso, e non 60, 70, 80 o più.
Ah bè, allora è tutto nella norma Dai su, negare che ci sia stato accanimento e perseveranza (se non persecuzione) è come negare che esistano le correnti politicizzate in magistratura. Nessuno può dire che sia uno stinco di Santo, ma è mai possibile che agli "arcinemici" (come li chiama Ferrara) non vengano mai dubbi di carattere quantitativo? Tutto è sempre lecito? Negli altri Paesi occidentali forse non ci sarebbe mai stata un'altra anomalia come quella di Berlusconi (anche se a mio avviso ci sono stati personaggi ben peggiori), ma neanche una tale magistratura, con tanto di claque a seguito. E' un problema di "consapevolezza". Che continua a non esserci.
defo ha scritto:Le regole le possono cambiare loro, mica noi. Evidentemente gli fa(ceva) comodo tenere quelle determinate regole. Se per anni si parla della riforma X e non si fa mai, è chiaro che la riforma X non si deve fare perché conviene non farla.
Non vorrei difendere la politica, perché si è dimostrata sempre debole e pasticciona. Ma per fare le riforme sono necessarie anche condizioni extra-politiche. Prendi la stessa riforma della magistratura: appena se ne parla scattano in piedi tutti i magistrati, e li seguono a ruota tutti i buoi popolari. La politica in Italia è troppo debole per andare contro a tutto e a tutti. Anche la sinistra vorrebbe cambiare, ma per com'è sempre conciata (e per come sono isterici e ossessionati i suoi sostenitori), preferisce "lisciare il pelo" e non fare "pelo e contropelo". I privilegi non si toccano!