Come annunciato, Max Pezzali è intervenuto a Porta a Porta in merito alla sua partecipazione a Sanremo 2011. L'artista pavese riguardo a Il mio secondo tempo, pezzo che presenterà in gara al Festival ha detto: "Sostanzialmente è un'idea di canzone che mi è venuta in mente dopo aver superato la fatidica boa dei 40 anni, quando inizia il secondo tempo della propria vita. È quello il momento in cui ci si rende conto che manca ancora un po' però è giunto il momento di selezionare le cose da fare davvero nella vita, fare una sorta di selezione per lasciare, eliminare tutto ciò che è suprerfluo e che non serve realmente per concentrarsi sulle cose utili ed essenziali. È bello pensare che le scadenze servano proprio a questo, a dar spazio alle seconde occasioni". Riguardo strettamente alla sua partecipazione dopo 16 anni Max ha detto: "Tornare è bello proprio quando c'è Gianni Morandi, secondo me, un vero garante. È giusto dire che nella situazione attuale della musica italiana e internazionale, il settore sta attraversando momenti nel bene o nel male epocali. Andare a Sanremo con un timoniere che sa cosa vuol dire lavorare nel settore della musica, che sa quante persone lavorano dietro all'evento e alla produzione, che sa cosa vuol dire fare una canzone dal concepimento all'immissione sul mercato, bene, quella è la garanzia per una buona riuscita del festival".
Sulla sua interpretazione di Mamma mia dammi cento lire ha invece dichiarato: "Sono rimasto affascinato dalla versione del Quartetto Cetra, una versione straordinaria, un po' jazzata. Il Quartetto Cetra ha interpretato mille cose, ma quel pezzo mi ha colpito perchè ricordo quando me la cantava mio nonno, tipico signore di campagna. Sotto alla sua orecchiabilità, c'è una storia di emigrazione molto forte e racconta di quando anche noi del nord Italia eravamo emigranti sui bastimenti alla ricerca di fortuna nel Sud America".

Max ha poi interpretato un piccolo passo da Vita spericolata di Vasco Rossi.

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