PUNTO E A CAPO
Doccia al volo scarico l’e-mail non c’è niente sennò lo saprei i miei amici prima mi telefonano disconnetto e chiudo pieno verde poi volo da lei spero dica "andiamo dove vuoi a mangiare" non al cacchio di sushi bar tutto non il sushi bar
e sono ancora punto e a capo (sempre punto e a capo) come ci torno non lo so (sempre punto e a capo) quando sono convinto di aver dato un senso (punto e a capo) all’improvviso scivolo
arrivato illeso al sake sparo alto andiamo su da me ci affittiamo e ci vediamo un paio di film pop-corn microonde zitto ascolto tutto sul suo ex ma non posso permettere che una non mi apprezzi godzilla in dvd meglio andare è tardi si
e sono ancora punto e a capo (sempre punto e a capo) come ci torno non lo so (sempre punto e a capo) quando sono convinto di aver dato un senso (punto e a capo) all’improvviso scivolo
"ci sentiamo" - "si ti chiamo io tanto io ho il tuo e tu hai il mio" meglio morto che un’altra serata così folle e prima via di qui nel mio letto guardo la tv soddisfatto chi mi ammazza più solo una leggera sensazione che è tipo solitudine
e sono ancora punto e a capo (sempre punto e a capo) come ci torno non lo so (sempre punto e a capo) quando sono convinto di aver dato un senso (punto e a capo) all’improvviso scivolo
BELLA VERA
Forza della natura meravigliosa e scura bella da far paura in questa calda sera nera l'abbronzatura la pelle ti colora e sfiora il mio sguardo ancora quel corpo da pantera.
Chissà se tu vivi qui chissà dove abiti se ti fermi fermi fermi o sei qui di passaggio.
Non è il caldo ma sei tu che alzi la temperatura, non i fiori ma sei tu che profumi l'atmosfera, alzati, girati, muoviti, risiediti, non è il caldo ma sei tu che sei bella vera.
Sale su quanto basta il perizoma a lato e passa la vita bassa dei jeans e arriva fino all'anca la curva bianca le forme sottolinea e dona, tanto s'intona, alla tua pelle bruna.
Chissà se d'inverno sei come adesso o invece poi se ti freni freni freni freni e rifiorisci a Maggio.
Non è il caldo ma sei tu che alzi la temperatura, non i fiori ma sei tu che profumi l'atmosfera, alzati, girati, muoviti, risiediti, non è il caldo ma sei tu che sei bella vera.
alzati, girati, muoviti, risiediti, alzati, girati, muoviti, risiediti.
Fine della serata, veloce come sei arrivata te ne sei andata, e torna a scorrere la vita un po' rallentata nella città addormentata, ma che figata averti respirata!
Chissà se tu vivi qui chissà dove abiti se ti fermi fermi fermi fermi o sei qui di passaggio. Chissà se d'inverno sei come adesso o invece poi se ti freni freni freni freni e rifiorisci a Maggio
Non è il caldo ma sei tu che alzi la temperatura, non i fiori ma sei tu che profumi l'atmosfera, alzati, girati, muoviti, risiediti, non è il caldo ma sei tu che sei bella vera. Non è il caldo ma sei tu che alzi la temperatura, non i fiori ma sei tu che profumi l'atmosfera, alzati, girati, muoviti, risiediti, non è il caldo ma sei tu che sei bella vera non è il caldo ma sei tu che sei bella vera non è il caldo ma sei tu che sei bella vera non è il caldo ma sei tu che sei bella vera non è il caldo ma sei tu che sei bella vera.
ESSERE IN TE
Ti guardo mentre scrivi frasi che non mi fai leggere mai su di un’agenda che ri- -compri ogni anno uguale e non cambierai dalla penna escono le parole e fissano pensieri che solo con te puoi condividere forse ti riportano là dove riaffiorano immagini indelebili e io vorrei
essere in te capire se ciò che sono e faccio è abbastanza a rendere almeno l’idea dell’immensità che esistendo hai reso mia
ti sento mentre canti quasi sussurrandole dentro di te strofe a memoria di can- -zoni che nemmeno sapevo che ti piacessero così tanto da coinvolgerti anche perché tu mai con me le hai condivise ma forse ti appartengono forse ti ricordano immagini indelebili e io vorrei
essere in te capire se ciò che sono e faccio è abbastanza a rendere almeno l’idea dell’immensità che esistendo hai reso mia
essere in te (forse ti appartengono) capire se (forse ti ricordano) ciò che sono e faccio è abbastanza a rendere (pensieri che solo con te puoi condividere) (forse ti appartengono) almeno l’idea (forse ti ricordano) dell’immensità che esistendo hai reso mia(immagini indelebili, ed io vorrei) essere in te capire se ciò che sono e faccio è abbastanza a rendere almeno l’idea dell’immensità che esistendo hai reso mia
CLORO
Il coloro è una sostanza decisamente velenosa ma quando è diluita è tutta un’altra cosa ti tiene l’acqua pulita (pare) uccide le bestioline rare mantiene limpida la piscina che sembra acqua di mare
siamo sul bordo della piscina basta una spinta e si va giù giù giù giù a bere litri di cloro, col retrogusto di varichina un poco di veleno, un poco di veleno un poco di veleno non ha mai fatto male a nessuno mai fatto male a nessuno
il monossido di carbonio se lo respiri ti ammazza ma senza la mia rolls royce dove la porto la mia ragazza che della mia bicicletta lei non ne vuol sapere che a piedi il sabato sera lei non ci vuol venire e il verde intensa della benzina che sembra acqua di mare
siamo sul bordo della piscina basta una spinta e si va giù giù giù giù a bere litri di cloro, col retrogusto di varichina un poco di veleno, un poco di veleno un poco di veleno non ha mai fatto male a nessuno mai fatto male a nessuno
cloro, cloro coro, cloro cloro, coro coro, coro cloro, cloro coro, cloro cloro, coro coro, coro
ed il mercurio non può far male ti serve anche per misurare le caldissime temperature della piscina che sembra il mare i pesci non possono respirare con tutte le bestioline rare così noi lo potremo mangiare mangiare fino a schiattare
siamo sul bordo della piscina basta una spinta e si va giù giù giù giù a bere litri di cloro, col retrogusto di varichina un poco di veleno, un poco di veleno un poco di veleno non ha mai fatto male a nessuno mai fatto male a nessuno mai fatto male a nessuno mai fatto male a nessuno
ma a poco a poco ti uccide e c’è qualcuno che ride ma a poco a poco ti uccide e c’è qualcuno che ride ma a poco a poco ti uccide e c’è qualcuno che ride ma a poco a poco ti uccide e c’è qualcuno che ride ma a poco a poco ti uccide
COME DEVE ANDARE
Erano le vacanze di natale dell’anno di quel freddo micidiale il mio peugeot col gelo arrancava tossiva un po’ partiva e si fermava mi superò uno col fifty nero lo vidi che rideva son sicuro dall’alto del suo fifty sia di me che del peugeot. Così tornai a casa un po’ umiliato col ghiaccio che dal chiodo era entrato in profondità nel mio orgoglio ferito è allora che al volo ho realizzato il rischio di passare la mia vita sopra a un peugeot che arranca in salita mentre uno con il fifty ti sorpassa ride e va
e tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro
se ne andò il tempo delle mele e arrivò l’inferno delle pere amici che non avrei + rivisto sbattuti la scaraventati in pasto a una realtà che qualche anno dopo avrebbe già riscosso il suo tributo da sola o con le quattro letterine magiche e c’erano quelli già sistemati in società temuti e rispettati guardavano con schifo malcelato persone con cui avevano vissuto non era + il tempo di parlare con gente che era così inferiore ridendo di un peugeot in salita che non ce la fa
e tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro
e siamo qui ai piedi in una strada che sale su ripida e dissestata la chiamano età della ragione ci passano miliardi di persone io spero di poterla fare tutta guardare giù quando arriverò in vetta anche arrancando come quel vecchissimo peugeot
e tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro e tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro
LA LUNGA ESTATE CALDISSIMA
I tavolini all'aperto il suono quasi distorto il megamix che dà dentro la radio grida cantando e sembra di essere al mare che neanche più le zanzare sembrano farsi sentire c'avranno altro da fare Con tutte queste gambe che si ripropongono dopo quasi un anno che si nascondevano sotto strati per proteggersi dal freddo come và ben tornate in libertà
Questo senso di festa che vola e che va sopra tutta la città nella lunga estate caldissima Questo senso di vita che scende e che va dentro fino all'alnima nella lunga estate caldissima
Le cameriere esaurite tutte le sedie occupate le chiacchiere quasi urlate l'odore denso d'estate di voi chi non ha ordinato il freddo dimenticato tutto il piazzale riempito di bici scooter e moto che questa sera finalmente ricompaiono dal letargo dell'inverno si risvegliano riprendendosi l'asfalto, l'aria e il vento come và ben tornate in libertà
Questo senso di festa che vola e che va sopra tutta la città nella lunga estate caldissima questo senso di vita che scende e che va dentro fino all'anima nella lunga estate caldissima
Le coppie meno scoppiate le facce più rilassatele le compagnie ritrovate il suono delle risate studenti senza menate le scuole sono finite vacanze tanto sognate ma finalmente arrivate Ti ricordi che anche noi più o meno a quell'età pregavamo tutto l'anno di cavarcela che arrivasse questa gioia tanto attesa come và ben tornate in libertà
Questo senso di festa che vola e che va sopra tutta la città nella lunga estate caldissima Questo senso di vita che scende e che va dentro fino all'anima nella lunga estate caldissima Questo senso di festa che vola e che va sopra tutta la città nella lunga estate caldissima Questo senso di vita che scende e che va dentro fino all'anima...
NOI (PARTE 2)
Rinnegati e illegittimi figli di anni vuoti e inutili quegli ottanta che dicono causa di mali conosciuti e non mai toccati dall'epoca dei grandi temi di politica sospettati di fingerci o troppo vecchi o troppo giovani. Addestrati a credere che bastava crescere dentro al meccanismo per aver tutto a portata di mano o diploma o laurea carta canta e canterà ma poi sul più bello scusate tanto avevamo sbagliato.
NOI mentre il mondo va NOI in velocità NOI raggiungendoci NOI stritolandoci.
Ci dicevano trovati un posto fisso e poi sistemati e da lì chi ti sposterà poi è arrivata la mobilità e noi ultimi reduci di scuole vecchie ed immutabili fionde in mano a combattere nemici con le bombe atomiche. Con quell'ansia dentro che non ti fa capire se sei tu inadeguato o tutto il mondo che hai intorno è sbagliato senso di precarietà le responsabilità che hanno un peso sempre un po' troppo grande per uno già grande.
NOI ma non siamo qui NOI per arrenderci NOI mimetizzati NOI poi colpiscili.
Erano tempi di ansia noi si girava in banda zero valori ma tele a colori tanta doppi lavori ai genitori a noi cartoni manga promozioni e standa c'erano firme su occhiali stivali e cambiali in banca. Anni 80 basta panta e zampa pace amore e yoga una generazione alla moda prova i soldi come nuova droga lavoro sicuro futuro pianificato qualcuno capiva quanto quel gioco fosse sbagliato e se non giocavi eri un outsider magari sognavi l'hip hop e gli States Michael J.Fox sullo skate era il tuo easy rider senza una meta precisa o parvenza di etica scuola obsoleta di decisa appartenenza politica prepara alla carriera da schiavi puliti e ordinati sfruttati e gabbati non tutti siamo stati zitti e bravi. Noi nel mondo digitale severo dove sei uno o sei zero saremo gli ultimi a ricordare la tele in bianco e nero e ora che è finito il rodaggio ci vuole coraggio e scegliere se fare parte dell'ingranaggio o del piano di sabotaggio il sistema presenta errori di fondo o chiudiamo il conto o saremo solo una virgola tra il vecchio e il nuovo mondo.
NOI mentre il mondo va è un'altra guerra per NOI in velocità trema la terra per NOI raggiungendoci ansia che sale per NOI stritolandoci può fare male ma NOI ma non siamo qui solo di passaggio NOI per arrenderci all'ingranaggio NOI mimetizzati giocala di intelligenza NOI poi colpiscili e fai la differenza.
Ah, il trentunesimo articolo mentre il mondo va ottoottotre S.F. in velocità sotto il fuoco anche se non lo sai raggiungendoci E per la nostra generazione stritolandoci ancora in piedi mentre il mondo va iO sono fuori di qui in velocità ti rilascia raggiungendoci stritolandoci.
HONOLULU BABY
Fermo nella mia cucina abitabile perso dentro ai miei pensieri per capire se era esattamente questo stare buono al proprio posto ciò che io speravo e che volevo essere ed è allora che ho sentito un silenzio dentro e un vuoto come non aver vissuto mai come aver passato il tempo dentro a un cubo di cemento dove ho dimenticato ciò che sono stato
honolulu baby un giorno arriverò lascerò tutto e verrò a prenderti honolulu baby io ti troverò nei tuoi colori voglio perdermi honolulu baby un giorno ti vedrò al suono della hula muoverti honolulu baby non ti perderò perderò
forse è stato un brutto sogno, forse è solo che nella vita non esistono le favole nasci cresci vivi muori prima figli poi genitori ma io non ci credo e non ci voglio credere ed è allora che ho sentito una forza che in passato grande così non ho avuto mai ho guardato in faccia il tempo ho buttato giù il cemento e ho ritrovato ciò che sono stato
honolulu baby un giorno arriverò lascerò tutto e verrò a prenderti honolulu baby io ti troverò nei tuoi colori voglio perdermi honolulu baby un giorno ti vedrò al suono della hula muoverti honolulu baby non ti perderò coi tuoi colori i sogni accendimi
SO CHE TU SAI
Potrei provare a stupirti così con frasi da poeta di serie C ricopiandole da un film o dai cioccolatini potrei inventare una cazzata new age in una vita precedente io e te secondo una teoria indù già stavamo insieme
non lo farò mi sentirei uno stupido non perché io sia chiuso o timido ma perché già io so che tu sai e sempre lo saprai se soltanto guarderai dentro ai miei occhi dentro ai miei occhi
potrei riempirti di rose e orchidee tronchi della felicità e azalee cagnolini di peluche e pupazzetti vari potrei portarti a fare un giro all’ikea tra mobili e cucine in modo che sia evidente che non è un rapporto a tempo
non lo farò mi sentirei uno stupido non perché io sia chiuso o timido ma perché già io so che tu sai e sempre lo saprai se soltanto guarderai dentro ai miei occhi dentro ai miei occhi
potrei subdolamente dirti che da un po’ di notti sogno solo di te mentre mi sussurri un si di bianco vestita potrei puntare sulla maturità sul desiderio di paternità se somiglieranno a te chissà che bei bambini
non lo farò (i know that you know) mi sentirei uno stupido (i know that you know) non perché io sia chiuso o timido ma perché già io so che tu sai e sempre lo saprai se soltanto guarderai dentro ai miei occhi e so che tu sai e sempre capirai da ogni gesto che farò quello che provo quello che provo
i know that you know, i know that you know i know that you know, i know that you know i know that you know, i know that you know i know that you know, i know that you know
UNO IN PIU'
Happy birthday to you happy birthday to me non cambierà un gran che tanto sei sempre tu sempre scemo così non è poi grave adesso mi alzerò e farò finta che sia un giorno uguale a tutti gli altri però non sarà semplice ma poi mi passerà dovrò solo evitare lasciarlo squillare non fare l’errore rispondere e dire no grazie di cuore non ti disturbare ma che festeggiare
uno in più nient’altro che un numero uno in più nient’altro che un simbolo perché più vado avanti più mi sembra che io mi possa fidare di me non tantissimo un pelo di più ma sempre un po’ di più
Happy birthday to you happy birthday to me da quanto tempo è che non mi mettono candele ma numeri sopra le torte quando venivano i miei compagni da me dopo la scuola tutti brindavano con l’aranciata che mia madre aveva comprato apposta sembrava già festa i regali la penna la stylo che costa la nonna la busta big jm l’autopista vi porto altra torta o vi basta
uno in più nient’altro che un numero uno in più nient’altro che un simbolo perché più vado avanti più mi sembra che io mi possa fidare di me non tantissimo un pelo di più ma sempre un po’ di più
Happy birthday to you happy birthday to me ma quanta strada che devo avere già sul contachilometri senza grippare guardo indietro e so già che cosa troverò nel mio passato i regali che mi ha fatto il tempo e che avrò per sempre addosso luoghi persone tramonti città autogrill motorini gazzette nei bar fidanzate perdute trovate motel libri dischi profumi che ho in me
uno in più nient’altro che un numero uno in più nient’altro che un simbolo perché più vado avanti più mi sembra che io mi possa fidare di me non tantissimo un pelo di più ma sempre un po’ di più
Happy birthday Happy birthday...
|