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1992 - HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO

 

» TRACKLIST:

01. Non me la menare
02. S'inkazza (questa casa non è un albergo)
03. 6/1/sfigato
04. Te la tiri
05. Hanno ucciso l'uomo ragno
06. Con un deca
07. Jolly blue
08. Lasciati toccare
09. Non me la menare (gospel)

 

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L’album d’esordio, fatto da otto canzoni composte da Max Pezzali e Mauro Repetto, è senza dubbio il lavoro più spontaneo e più grezzo degli 883. Testi di grande impatto, linguaggio chiaro e diretto, che contribuirà in maniera forte, assieme all’album successivo, a cambiare il modo di fare musica in Italia. Temi coinvolgenti, vicini a chi ascolta, che raccontano il mondo che circonda Max e qualsiasi ragazzo comune.

L’album si apre con “Non me la menare”, il cui tema è lo sdoppiamento di personalità che spesso un ragazzo è costretto ad assumere per andar bene ed accontentare la propria ragazza. Ancora più appassionante la seconda traccia, “S’inkazza (questa casa non è un albergo)” che descrive le paranoie che ogni ragazzo è costretto a subire dai propri genitori. Terza e quarta traccia hanno lo stesso tema: le persone che se la tirano, fanno i fighi, si credono chissà chi, e che poi invece non sono nulla di speciale e di diverso dagli altri e non ottengono nulla di più; “6/1/sfigato” è riferito al sesso maschile, mentre “Te la tiri” a quello femminile. "Hanno ucciso l'uomo ragno" è la traccia che dà il nome all’album, la meno immediata per tema, ma dalla melodia travolgente e con un linguaggio moderno e innovativo ancor più che nelle altre canzoni(l’uso delle onomatopee su tutto). La canzone parla della fine dell’adolescenza, dell’età dei sogni, (e Max usa proprio un personaggio da lui amatissimo, L’uomo ragno, come metafora di questo periodo della vita) e l’arrivo della realtà brusca e dura che uccide tutto.
La sesta e la settima traccia possono esser viste come due facce della stessa medaglia, entrambe hanno come tema le uscite con le compagnie di amici, in entrambe ci sono incertezza per il futuro e qualche recriminazione, ma mentre in “Con un deca”(nella quale si parla al presente) a vincere sono l’insoddisfazione(mancanza di soldi e di alternative valide per divertirsi) e la rassegnazione(si può sognare in grande ma tanto alla fine il destino e il futuro sono segnati), in "Jolly Blue" (in cui la fase adolescenziale è passata e si parla al passato) c’è grande soddisfazione per quello che si è fatto, per come si è vissuto, e anche se c’è la consapevolezza di non avere raggiunto grandi obiettivi e di non poterli forse mai raggiungere, il tutto viene preso in maniera serena.
Nell’ottava traccia “Lasciati toccare” il tema torna ad essere la donna: durante una serata in discoteca c’è la bella di turno, guardata e desiderata da tutti. Spiccano nel testo le doti descrittive: accurata la descrizione dell’ambiente e della ragazza con i suoi gesti e atteggiamenti.
L’album si conclude con una versione gospel di “Non me la menare”.


Anche se “Non me la menare” è stata la prima canzone singola tra quelle dell’album, il primo vero singolo pubblicato è “Hanno ucciso l’uomo ragno”. E’ stato un grande tormentone, la canzone che ha portato gli 883 al successo! Gli altri singoli pubblicati sono stati “S’inkazza” e “Con un Deca”. L’album ha raggiunto la prima posizione dell’hit-parade e ha venduto più di 600.000 copie. Davvero un gran risultato per un disco d’esordio!

 

HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO
Pubblicato: 1992
Prodotto da: Claudio Cecchetto, Pierpaolo Peroni, Marco Guarnerio
Etichetta: FRI Records, Warner Chappel Italy
Durata: 35 min : 15 sec

CONTENUTI EXTRA DELL'EDIZIONE STRAORDINARIA
Inediti: Il problema (Demo versione), Lasciala stare (Demo versione)
Remix: S'inkazza (Pierpa & Didde Remix), Hanno ucciso l'uomo ragno (Fargetta Remix), Con un deca (Fargetta Remix), Non me la menare (Shout Remix)